Controlli Funzionali

CONTROLLI FUNZIONALI

L’Associazione Allevatori della Regione Sardegna (A.A.R.S.), ha come compito istituzionale lo svolgimento dei controlli funzionali. Tale attività, che in Sardegna ebbe inizio nel 1927 sugli ovini di razza Sarda ad opera delle Cattedre Ambulanti di Agricoltura e che il Sistema Allevatori svolge da oltre 70 anni, prevede anche la relativa elaborazione nonché la raccolta e l’analisi di campioni di latte e/o materiale biologico.

Le attività di raccolta dei dati sono svolte secondo criteri di unicità, uniformità e continuità ai fini della conservazione della biodiversità e miglioramento genetico delle razze svolte su tutto il territorio nazionale, in ottemperanza alle linee guida internazionali dell’ente ICAR che disciplinano tra l’altro i protocolli operativi standard qualitativi di attendibilità, precisione, trasparenza e confrontabilità. In tale contesto A.I.A. detiene anche la certificazione internazionale del suddetto ente ICAR.

Le direttive sulle modalità di svolgimento delle attività nonché sulla entità delle risorse assegnate dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali sono state emanate annualmente con la circolare del “Programma delle attività di raccolta dati in allevamento finalizzati alla realizzazione dei programmi genetici“.

La funzione di raccolta dati deve essere suffragata da una delega espressa dagli stessi Enti selezionatori, ai sensi dell’articolo 6, comma 1 lettera d) del D.lgs. n. 52/2018. Il Soggetto terzo delegato deve essere in possesso dei requisiti di cui all’articolo 4 comma 2 del medesimo decreto legislativo.

La raccolta dei dati in allevamento è finalizzata ad alimentare la Banca Dati Unica Zootecnica (BDUZ), al fine di arricchire le informazioni da mettere a disposizione per l’erogazione della consulenza aziendale.

Sempre secondo la circolare, i servizi erogati devono essere necessariamente parametrizzati in base a quanto previsto dal “Programma”, ferma restando la possibilità per l’allevatore aderente di sottoscrivere diverse modalità di controllo, pagando l’eventuale differenza rispetto a quelle previste dal Programma medesimo, a condizione che tali diverse modalità di controllo siano state ammesse dai Disciplinari controllo dell’attitudine produttiva (Latte/Carne). Sarà cura delle Associazioni Allevatori territoriali differenziare, in fase di rendicontazione, le attività dei controlli funzionali da altre attività svolte, in modo da garantire la distinzione tra servizi di controllo della produttività animale e gli altri servizi (Assistenza tecnica; Azioni concernenti altri Programmi/Progetti).  Per la demarcazione con i costi di personale finanziati in ambito PSRN, o da altri strumenti finanziari pubblici, si utilizza la metodologia indicata nel “Documento di demarcazione” (time-sheet), delineata con nota ministeriale (MIPAAFT) prot. n. 34850 del 11.12.2018.

Nell’ambito della raccolta dati  sono  finanziate le seguenti attività:

Specie Tipo di controllo
Bovini latte AT5 (9 ingressi in azienda)
Bovini carne (Piemontese) AE (media di 7 ingressi/anno)
Bovini carne (altre razze da LG) AE (fino a 3 ingressi)
Bovini carne (altre razze Registro anagrafico) AR (fino a 2 ingressi)
Bufalini AT4 (11 ingressi)
Ovini latte AT/AC 4 (6 ingressi in azienda)
Caprini latte AT4 (6 ingressi in azienda)
Ovini carne AE (1 ingresso in azienda)
Ovi-caprini (Registri Anagrafici) AR (1 ingresso in azienda)

 

La rilevazione dei dati produttivi e riproduttivi viene svolta da tecnici specializzati appositamente formati e periodicamente aggiornati che operano in tutto il territorio regionale.

Negli anni si sono via via ampliati il metodo di controllo presenti nei relativi disciplinari sempre nel rispetto rigoroso di quanto ammesso nelle linee guida internazionali ICAR per rispondere alle nuove esigenze degli allevatori.

Tutte le informazioni e tutti i dati raccolti dal sistema alimentano la Banca dati unica zootecnica (BDUZ) di grande interesse conoscitivo di supporto per la pubblica amministrazione, le istituzioni, la ricerca, fondamentale non solo per l’attività di miglioramento genetico per il calcolo di indici genetici ma anche per una serie di attività a supporto delle aziende.

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